Il Ricamo – Storia e Tradizioni

Il ricamo è una raffinatissima arte che ti permette di decorare qualsiasi tessuto o altri materiali utilizzando ago e filo.  Il ricamo puo’ anche comprendere altri materiali come strass, perle e perline.

La parola ricamo deriva dall’arabo raqm (racam) che significa “segno, disegno. La caratteristica di questa raffinatissima arte sta nel fatto che i punti fondamentali come il punto catenella, il punto erba, il punto asola, il punto rammento, sono rimasti invariati nel tempo e restano tutt’ora i punti essenziali del ricamo a mano.

Il ricamo a macchina nasce durante la rivoluzione industriale con l’intento di imitare il ricamo a mano soprattutto nell’esecuzione del punto catenella e del punto pieno.

In questo articolo cerchero’ di riassumere brevemente la storia del ricamo e l’evoluzione che ha avuto questa meravigliosa arte nel tempo.

Quando è nato il ricamo? Chi ha inventato questa meravigliosa arte? Le origini del ricamo restano ancora oggi un mistero, i primi esempi ci sono pervenuti dall’antico Egitto, sono stati ritrovati capi con cifre ricamate a mano.

Gli abiti delle mummie risalenti alle antiche dinastie egiziane documentano l’utilizzo del ricamo prima ancora che quest’arte fosse praticata dagli ebrei. Molti dei dipinti sui sarcofagi mostrano chiaramente gli abbigliamenti ricamati indossati da personaggi importanti. Il cotone non era ancora conosciuto a quel tempo, si presume che il lino fosse stato il tessuto degli Dei.


E ‘probabile che gli Israeliti abbiano appreso l’arte del ricamo durante il loro soggiorno in Egitto. La decorazione dei tessuti, specialmente del lino, con ricami in fili di diversi colori, come lana, lino, o d’oro, era molto conosciuta e praticata dalle antiche popolazioni.

La Bibbia è piena di citazioni sul ricamo, spesso con riferimento alla loro raffinatezza nei dettagli. Ma, soprattutto, è possibile scoprire che le ricamatrici in quel periodo avevano portato la loro arte ad un così alto livello di esecuzione da essere in grado di impreziosire gli abiti e la biancheria con motivi molto elaborati.

Nel libro dell’Esodo, per esempio, leggiamo come Mosè descrive un velo o una tenda di lino ritorto, molto fine e ricamato con cherubini di colore blu e porpora scarlatto, per il sancta sanctorum. Delimitato da nodi, e contornato da cinquanta anelli d’oro che servivano per appnedere il velo sulle colonne lignee rivestite nelle basi.

Sono stati trovatli alcuni reperti in Nord Europa risalenti all’Età del Ferro e dalla dinastia del Zohu in Cina, sempre in Cina sono stati trovati alcuni reperti eseguiti a punto catenella con filo di seta risalenti al periodo dei Regni Combattenti.

Il processo utilizzato per tagliare, cucire e rinforzare il tessuto, favorì lo sviluppo di tecniche di cucito e decorazione del tessuto dando così origine all’arte del ricamo.

In un abito svedese risalente al periodo delle invasioni barbariche, intorno al 300-700 dC, i bordi della bande del tessuto sono stati rinforzati a punto filza, punto impuntura, punto erba e punto festone. Resta incerto il motivo per cui questi punti di ricamo furono utilizzati, se come punti per finforzare il tessuto o come punti decorativi.

Da osservare una notevole stabilità nei punti base di ricamo:

E ‘un fatto sorprendente che nello sviluppo del ricamo non ci sono cambiamenti di materiali o tecniche che possono essere viste o interpretate come passaggi da uno stadio primitivo a uno più raffinato. Anche se in periodi successivi troviamo dei capolavori di artigianato tessile molto raffinati e di alto livello.

Nel 16° secolo, durante il regno dell’Imperatore Mughal, il cronista Abu al-Fazl ibn Mubarak scrive nel famoso Ain-i-Akbari: “Sua maestà (Akbar) presta molta attenzione ai vari oggetti Irani, ottomani, mongoli e ai capi di abbigliamento  e ai ricami artigianali Nakshi, Saadi, Chikhan, Ari, Zardozi, Wasli, Gota e Kohra.

Nei workshop imperiali delle città di Lahore, Agra, Fatehpur e Ahmedabad troviamo tessuti artigianali molto pregiati, con immagini, motivi e una varietà di modelli che ancora oggi stupiscono anche i visitatori più esperti. Il gusto e la raffinatezza dei materiali, il drappeggio dei tessuti ricamati vengono tutt’ora utilizzati per la decorazione di interni, nell’esecuzione di biancheria per la casa e per la realizzazione di abiti da cerimonia.

Ricamo era un’arte molto importante nel mondo islamico , uno dei racconti più interessanti del ricamo risalente al 17 ° secolo è stato scritto da un viaggiatore turco Evliya, dal titolo il “Mestiere delle due mani”.

Il ricamo era segno di alto status sociale nelle società musulmane e con il passare del tempo divenne un’arte molto popolare. Nelle città di Damasco, El Cairo e Istanbul, il ricamo veniva eseguito per decorare e personalizzare fazzoletti, uniformi, bandiere, scrivere frasi e dediche e per cifrare la biancheria, scarpe, abiti, tuniche, le bardature dei cavalli, pantofole, guaine, borse, coperte e anche su cinture in pelle. Molti artigiani ricamavano con oro e argento. E in ogni industria di ricamo  lavoravano oltre 800 persone.

Durante il periodo medievale e barocco, in Persia, India, Cina, Giappone e in Europa, gli abiti finemente ricamati, oggetti religiosi, e biancheria per la casa erano segno di ricchezza e rappresentavano lo stato sociale delle famiglie. In quest’epoca prevalgono i ricami con motivi floreali e l’utilizzo di fili oro e argento.

Le tradizionali tecniche di ricamo furono tramandate di generazione in generazione e continuarono ad essere praticate in diverse parti del mondo. Nel periodo medievale, in Inghilterra venivano organizzati dei veri e propri workshop dove le donne appassionate di ricamo si incontravano per scambiarsi idee, consigli sull’utilizzo di tessuti e filati, imparare insieme nuove tecniche, modelli e disegni di ricamo. Questi workshop in inghilterra venivano chiamati Opus Anglicanum ed ebbero molto successo in tutta Europa.

Dopo la Rivoluzione Francese assistiamo a due diverse tendenze, da una parte la semplificazione dei motivi e disegni da ricamare e dall’altra parte l’inserimenti di strass e perline sul ricamo per abbellire e impreziosire ancor di più i manufatti.

In Inghilterra, intorno alla metà del 1800 inizio’ a svilupparsi il ricamo a macchina, il processo avvenne in più fasi fino a diventare con il passare degli anni una vera e propria produzione di massa.

Il ricamo più antico eseguito a macchina è stato effettuato con l’impiego di una combinazione di telai a macchina e di un gruppo di donne che ricamavano i tessuti a mano. La produzione di ricami fatti a macchina a San Gallo in Svizzera orientale, fiorì nella seconda metà del 19 ° secolo.

Non dimentichiamo che sempre intorno alla metà del 1800 si svilupparono diverse scuole di ricamo a mano in Inghilterra come la Royal School of Needlework. Mentre in America i colonizzatori riprendevanomotivi, colori e tecniche di ricamo provenienti dai loro paesi d’origine. Famosissimi erano i Samplers, imparaticci eseguiti a punto croce o con altri punti di ricamo a fili contati utili non sono per imparare a ricamare, ma anche come tavole da condividere e scambiare con le amiche ricamatrici e interessantissime per le bambine che desideravano impare a leggere e a scrivere.

 

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