Storia del Ricamo – Hardanger

L’Hardanger o Hardangersøm” è un tipo di ricamo solitamente eseguito con filati di colore bianco su tessuti di lino a trama regolare anch’essi bianchi. Il ricamo consiste nel realizzare sul tessuto sfilature e punti di ricamo regolari formando motivi geometrici.

Le origini del ricamo norvegese meglio conosciuto come Hardanger sono antichissime. Fonti storiche affermano che la tecnica del ricamo con sfilature arrivo’ in Italia grazie allo scambio commerciale e culturale che avveniva in quel periodo con il Medio Oriente.

Durante il Rinascimento la tecnica si affermo’ e allo stesso tempo si diffuse non solo in Italia ma anche in altri paesi europei. La tecnica subì una rapida evoluzione e trasformazione: in Sicilia nacque lo sfilato siciliano, a Venezia il punto Reticello mentre in Norvegia, dove coltivavano il lino e producevano tessuti, la tecnica si trasformo’ divenendo il ricamo Hardanger.

Intorno alla fine del 1600 e la prima metà del 1800 la tecnica del ricamo Hardanger si diffuse in Danimarca e in Olanda con il punto Hedebo, in Scozia con il ricamo Ayrshire, lungo tutta la costa occidentale della Norvegia diventando così la lavorazione tipica dei bunad, il tradizionale costume norvegese di origine rurale con lunghi grembiuli di lino bianco. Nel 1800 era tradizione che la sposa, il giorno del matrimonio, indossasse un grembiule da lei stessa tessuto e ricamato a punto Hardanger.


Ed è proprio nel 1800 che si affermò l’utilizzo della tecnica Hardanger utilizzata per decorare la biancheria della casa come tovaglie, liste, centri, asciugamani, lenzuola, tende e copriletti.

Questa tecnica di ricamo richiede l’utilizzo di un tessuto a trama regolare come il lino. I fili devono essere regolai sia nella trama che nell’ ordito; deve essere simile alla tela aida, con fori ben distinti, facili da contare e da lavorare.

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