Merletti Italiani – Il Merletto di Orvieto

Il merletto d’Orvieto chiamato anche Ars Wetana nasce nel  1907 grazie al conte Eugenio Faina, il quale compresa l’importanza delle arti tessili volle dare una possibilità alle donne del popolo di migliorare la propria condizione economica, coinvolgendo le nobildonne di Orvieto nella costituzione di una società.

La produzione fu immediatamente avviata applicando la lavorazione della Trina d’Irlanda scelta sia per il particolare ed elegenate gusto artistico sia perchè la struttura modulare che la caratterizza permetteva la suddivisione del lavoro tra più operaie.

Il merletto si arricchì con il passare degli anni con motivi rinascimentali, la tecnica cominciò ad essere sempre più diversa  dal Merletto d’Irlanda dando vita a soggetti del tutto originali e straordinari per simbologia e bellezza; questi merletti acquistarono delle caratteristiche locali sia per l’esecuzione che per la scelta dei disegni, che riprendono motivi naturalistici dei bassorilievi del Duomo di Orvieto o le volute dei lavori in ferro battuto.

Il merletto d’Irlanda dei primi tentativi era ormai un lontano ricordo, sostiuito dal Merletto di Orvieto, tuttora prodotto con successo e molto apprezzato dai cultori di questa particolare forma di artigianato.

La stessa tecnica, insieme ai merletti al tombolo è diffusa nell’area del Trasimeno, mentre a Panicale si perpetua da secoli la tradizione del ricamo ad ago su tulle, con tecniche originali reinterpretate intorno al 1920 nella scuola fondata da Anita Belleschi Grifoni che hanno portato queste trine raffinate a rivaleggiare con i celebri pizzi fiorentini, brianzoli o veneziani.

La preziosità del Merletto d’Orvieto è data dalla sottigliezza del filato che va dal n. 100 al n.150 il quale viene lavorato con un uncinetto molto sottile. In passato si trovava in commercio anche il Filo d’Umbria, prodotto appositamente per eseguire questo merletto.

Il disegno d’insieme con i decori viene riportato, man mano che si procede con la loro esecuzione, su una stoffa alla quale vengono applicati con alcuni punti di cucito i vari elementi.

I singoli elementi vengono realizzati impiegando un filo guida n.8 o n.12 che serve per dare consistenza al lavoro. Al termine del lavoro di ornato, si realizza il contorno esterno del lavoro e successivamente la rete di fondo che collega i vari motivi del disegno con il bordo esterno.

Se desideri saperne di più su questo meraviglioso e raffinato merletto ecco una piccola guida con un elenco dei migliori siti dedicati al Merletto di Orvieto:

Merletto di Orvieto di Lovisa Loretta: il sito dedicato al Merletto di Orvieto dispone di un’interessante sezione dedicata alle origini e alla storia del Merletto; una bellissima galleria dei lavori, bomboniere e raffinati centri in merletto; la presentazione e i contatti utili per poter conoscere Loretta Lovisa, abilissima donna appassionata dei merletti di Orvieto.

Sul Sito Merletto Italiano trovi una interessante introduzione al merletto con la descrizione delle caratteristiche e dei materiali indispensabili per eseguire questa meravigliosa arte.

Sul Sito RicamoItalianonline trovi un progetto di un pizzo rettangolare da eseguire utilizzando la tecnica del Merletto di Orvieto. E’ possibile scaricare il progetto in pdf fove all’interno troverai il disegno e le spiegazioni.

Quì di seguito trovi una piccola introduzione su come eseguire alcuni punti base:

Spiegazione dei Punti Impiegati per il Merletto di Orvieto

  • Come eseguire l’Ornato

I motivi vengono eseguiti a maglia bassa su un filo guida che seguendo le curve, dà rilievo e sostegno al lavoro.

  • Come Lavorare sul Cordoncino

Il Cordoncino serve a creare parti rigide o il contorno dell’ornato, seguendo il disegno dei vari motivi, fiori, foglie, animali, all’interno dei quali poi si procede con giri di andata e ritorno a maglia bassa.

Esecuzione:

  1. Inizia la lavorazione a maglia bassa sul cordoncino guida per il numero di punti necessario.
  2. Gira il lavoro e lavora un secondo giro a maglia bassa sul primo sottostante.
  3. Se desideri realizzare un’altra parte rigida non devi fare altro che girare il lavoro e si prosegue a maglia bassa eseguita sempre sul filo guida.
  • Cosa sono gli Acini?

Vengono chiamati acini quei piccoli cerchietti impiegati per realizzare i grappoli d’uva nell’ornato, a creare i cerchietti di unione nel fondo girato o come parte centrale dei fiori.

Esecuzione:

  1. Avvolgere a cerchio il filo guida e nel tondo lavorare 16 maglie basse.
  2. Tirare le estremità del filo guida fino a stringere il cerchio ed avvicinare le maglie basse.
  3. Lavorare ora sulla giuntura 3 maglie basse e
  4. Proseguire con il secondo giro, eseguito sempre prendendo il filo guida, lavorando a maglia bassa con 1 aumento ogni 3 maglie (lavorare 2 maglie nella stessa maglia bassa) fino ad avere in totale 21 maglie basse.
  5. Lavorare ancora 3 maglie basse di unione con i due capi del filo guida,
  6. Tagliare il capo corto a filo della lavorazione e
  7. Chiudere il giro con una maglia bassa e una maglia bassissima.
  • Come Eseguire Altri Motivi

All’interno di foglie e petali si usa spesso la lavorazione a buchino per rendere più leggero il lavoro.

Esecuzione:

  1. Iniziare con 1 maglia bassa e lavorare per tutta la riga:*una catenella, saltare una maglia di base, una maglia alta; ripetere da *e chiudere con una catenella e una maglia bassa.

Per i contorni di fiori e foglie, in cui si vuole una lavorazione a rilievo, si utilizza la maglia spaccata. Su una base di maglie basse si eseguono due righe distinte di maglie basse con il cordone, la prima puntando l’uncinetto su una metà della catenella delle maglie di base, la seconda, dopo aver girato il lavoro, sull’altra metà della catenella rimasta libera della prima riga.

Si prosegue quindi, abbandonato il cordone, lavorando su quest’ultima riga per completare il lavoro.

  • Come eseguire il Contorno

Sulla tela disegnata, una volta applicati i motivi dell’ornato, si esegue la cornice con lavorazione a “buchino”.

Esecuzione:

  1. Si esegue un primo giro di catenelle in numero sufficiente a coprire il perimetro del disegno.
  2. Si prosegue con un secondo giro lavorando “una maglia alta, 2 catenelle, saltare 2 catenelle di base, ripetere da *fino a completare il bordo.
  3. La cornice a buchini può essere completata da una finizione a ventaglietti lavorando* in un buchino a 3 m.alte, 1 pippiolino, 3 m.alte; 3cat., saltare 1 buchino*.
  4. Ripetere da * e completare il giro.
  • Come Eseguire il Fondo

Nell’ultimo passaggio si crea la rete di fondo che collega tutti gli elementi. Ce ne sono di diversi tipi, più o meno regolari e con effetti diversi di trasparenza.

  • Come Eseguire il Fondo Tulle

Il fondo tulle è formato da motivi singoli esagonali chiamati “tondini” o “esagoni”, uniti tra loro con passaggi a fondo girato. Ognuno di questi motivi è formato da archetti di 3-4 catenelle e maglie basse, lavorati in circolo con aumenti in 6 punti equidistanti in modo da ottenere la forma ad esagono. L’unione di questi motivi  crea una rete più minuta e più regolare rispetto al fondo girato.

  • Come Eseguire il Fondo Girato

Il fondo girato è una rete irregolare di archetti di catenelle che collega l’ornato con la cornice esterna a buchini. Si lavorano archetti di 3 catenelle fermati alternativamente da maglie basse e maglie alte, in modo da coprire tutto lo spazio di fondo, aumentando e diminuendo il numero di archetti secondo la necessità, ma senza allineare il lavoro in righe orizzontali.

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